Filiberto Rizzi 27 novembre alle ore 12:17 · La strumentalizzazione del VOLONTARIATO. Brava Sonia. Quando si dice "siamo alla frutta" significa che c'è rimasto solo il dolce, (dulcis in fundo) avvelenato!!!!! Altra "vigliaccata" dei "padroni" è l'uso improprio e la strumentalizzazione che fanno del "volontariato". Vengono impiegati per ricoprire assenze varie, per sostituire posti vacanti in pianta organica, per "tappare" vuoti di persale di assistenza, provocati dalla irresponsabilità e menefreghismo dei signori responsabili della cura e assistenza. Quindi vengono "usati". Qualche ora di "cosiddetto" aggiornamento, non serve per sopperire le qualità che il personale, specie quello di Pronto Soccorso, deve avere. Il malato, il bisognoso non è un fascio di frasche secche che può essere spostato e accantonato, non è un pacco postale o tantomeno uno straccio vecchio, è un essere umano da amare, curare e guarire. Il generico volontariato questo non può e non deve farlo. Il volontariato non è un toccasana per tutti i motivi. Non è al servizio di chi lo manipola a suo piacimento. IL VOLONTARIATO È UNA COSA NOBILE E PREGIEVOLE CHE FA ONORE A CHI LO PRATICA E BIASIMA CHI LO SFRUTTA E LO UTILIZZA IMPROPRIAMENTE. Mi pi